Oil&Gas, Aeronautico, Industriale
La formazione di una cricca lascia il segno, anche “acusticamente”.
Basandosi su questa constatazione possono essere indagati materiali e rivestimenti, impiegando strumenti che rilevano l’Emissione Acustica (EA).
Una tipica applicazione riguarda i rivestimenti. Alcuni rivestimenti conferiscono all’acciaio eccellenti proprietà di resistenza all’usura o alle alte temperature o alla corrosione…
I progettisti di diversi settori sfruttano ampiamente queste caratteristiche allo scopo di proteggere le proprietà strutturali del metallo base.
Chiaramente l’integrità del rivestimento garantisce la vita utile del materiale strutturale.
Cosa succede però al rivestimento quando ho una deformazione del materiale? Fino a che punto posso deformare il metallo base senza che il rivestimento si danneggi?
Le risposte a queste domande sarebbero particolarmente utili alla progettazione, ma non sempre sono disponibili.
La combinazione di una prova di TRAZIONE + il rilievo dell’EMISSIONE ACUSTICA (EA) apre una visuale più ampia.
Applichiamo sensori piezoelettrici di EA con range di frequenza compresi tra 100 kHz e 450 kHz e temperature di impiego tra -50°C e 100°C.
Eseguendo una prova combinata di questo tipo registriamo i carichi e le deformazioni che provocano la prima criccatura e poi il susseguirsi di ulteriori cricche;
rendiamo visibile ciò che non sarebbe rilevabile dal solo grafico Sforzo VS Deformazione.
Stabiliamo così la deformazione critica oltre la quale un determinato rivestimento perde la propria integrità ed espone quindi il materiale base ad un possibile attacco.
La curva di resistenza meccanica, arricchita dall’emissione acustica, regala ai progettisti preziosissime informazioni.